Riceviamo un'accorata lettera da Salvatore Di Pietro, nostro caro amico di Noto, che oltre a insegnare è poeta, narratore e autore di un ottimo saggio sulla lingua siciliana. Salvatore è anche il presidente della Giuria della terza edizione del Concorso letterario Libri di-versi in diversi libri dedicato alla poesia.
Nella lettera, che qui pubblichiamo, Salvatore testimonia la sua appassionata attività dedicata ai libri della biblioteca scolastica dove insegna (nella contingenza di una sua problematica alle corde vocali) e ci dà il quadro della relazione di queste istituzioni con la carta stampata.
Per quel che leggiamo, anche noi ci chiediamo com'è che potranno andare le cose, se riscontriamo, come lui, che le porte delle biblioteche sono il più delle volte veramente chiuse anche per noi, che creiamo e produciamo cultura...
Qualche volta parleremo anche noi dell'assurdo e incomprensibile "non rapporto" con questa e con tante altre istituzioni, che sembrerebbero invece avere una relazione col libro...
LA BIBLIOTECA APRE LE PORTE AGLI ALUNNI
I libri appartengono a chi li legge e dovrebbero stare dappertutto fuorché lasciati ad ammuffire all’interno di un armadio o posti ad impolverarsi inutilmente sugli scaffali di una libreria. I libri non fanno parte dell’arredamento di una stanza e non devono fare bella mostra di sé.
I libri vanno letti, non solo per sapere, ma per imparare a pensare; e pensare vuol dire avere la capacità di evitare di sottostare acriticamente ai luoghi comuni e di accettare come verità rivelate quelle risposte buone per tutte le stagioni.
La lettura stimola il pensiero che, a sua volta, interroga le cose ed esige delle risposte che vadano al di là del loro significato abituale consacrato dall’abitudine e dalla pigrizia. Basandosi su questo assunto, e visto il notevole patrimonio librario della nostra scuola, la Dott.ssa Antonella Manganaro, nuovo Dirigente Scolastico del 2° Istituto Comprensivo “Giuseppe Melodia” di Noto, ha fortemente voluto che le porte della biblioteca si aprano agli alunni e ha stimolato in tal senso l’azione didattica volta al recupero e al potenziamento degli studenti. Le aule della biblioteca sono diventate dei laboratori di lettura dove gli alunni scelgono i libri, li sfogliano, guardano le immagini, li leggono e commentano quanto letto. È iniziato pure il servizio prestiti e già, in dieci giorni, sono stati dati in prestito ben centosettanta libri! I ragazzi ignoravano l’esistenza della biblioteca scolastica e ora, forse, la cosa più bella è vederli fremere per andarvi e scegliere un libro. Il docente a cui è stato affidato l’incarico di riorganizzare e rendere fruibile la biblioteca è il prof. Salvatore Di Pietro che, per un problema alle corde vocali, è stato dichiarato inidoneo all’insegnamento fino al 15 aprile 2014. Domanda: cosa succederà dopo tale data? La biblioteca chiuderà le porte per continuare a essere un magazzino dove accumulare cianfrusaglie inutili che nessuno sa dove mettere?
 Prof. Salvatore Di Pietro
|
 14 FEBBRAIO 2014
«Quando leggemmo il disïato riso
esser basciato da cotanto amante,
questi, che mai da me non fia diviso,
la bocca mi basciò tutto tremante.
Galeotto fu 'l libro e chi lo scrisse:
quel giorno più non vi leggemmo avante.»
(Inferno, Canto V, versi 133-138)
Ad Avola .. 14 febbraio 2013
Poesie e riflessioni per la festa degli innamorati
Come il libro ha reso possibile una relazione amorosa o altro
Poesie e riflessioni in prossimità della festa degli innamorati
Tieniti in contatto e manifesta la tua disponibilità a partecipare all'evento che terremo proprio il 14 febbraio senza finanziamenti pubblici, senza quota di iscrizione e senza obbligo di acquisto libri. Questo evento sarà il primo nostro appuntamento pubblico del 2014 con la poesia (poi avremo l'8 marzo, il 22/23 marzo, il 25 aprile, il 25 maggio, il 24 luglio e così via...)
|
  IN CORSO DI STAMPA
LA NUOVA EDIZIONE
DEI DUE LIBRI DI POESIE
DI LINUCCIA BLANCO
|
IN CORSO DI STAMPA
Salvatore Salemi, Teocrito, la vita e l'opera
2013, 8°, pp. 96, Libreria Editrice Urso
Collana "Mneme" n. 30
DA PAGINA 5 DEL LIBRO DI SALVATORE SALEMI
(...)Mi sento in dovere di manifestare un sincero rincrescimento per il fatto che un valido scrittore locale e la sua produzione letteraria sono stati ignorati per troppi anni; e il dispiacere è più amaro se penso che Di Giorgio continua tuttora ad essere ignorato persino da tanti operatori culturali della nostra città. Certo, l’aver lo scrittore trascorso gran parte della sua non breve vita lontano dal paese natio ha fatto sì che da parecchio tempo ormai si sia disperso, ad Avola, il ricordo di lui; ma gli oltre venti anni che sono trascorsi dalla pubblicazione del suo romanzo "Un pugno di case", che è un’autentica testimonianza d’amore verso il proprio paese, senza che nulla si sia fatto per divulgarlo e farne apprezzare il valore artistico, rappresentano la prova troppo evidente di una nostra mancanza nei riguardi di uno degli artisti cui la nostra città ha dato i natali.
Perché Di Giorgio potesse ricevere l’apprezzamento favorevole, che indubbiamente gli spettava, da parte dei suoi concittadini, non fu neppure sufficiente che nel 1973 "Un pugno di case" ottenesse un riconoscimento ufficiale e solenne, mediante l’attribuzione di un premio, al concorso di letteratura indetto dalla Fondazione "Famiglia Piccolo di Calanovella" di Capo d’Orlando...
|
|
|
iscriviti alla Mailing List
